venerdì 30 aprile 2010

Sei

Sei il mistero
odore della notte
Sei luna fredda
foschia nei campi a primavera
sei muschio sui muri umidi
anatra che migra
verso nuovi nidi
Sei forte e gracile
per quel dolore
che ti vive dentro
Sei lama di luce nel buio
distruggi e fai vibrare
qualcosa in me.

In memoria

Proprio al bordo del mare,
verde-azzurro confine,
i tuoi piedi hanno segnato
tracce di piuma d'angelo
che il vento ha disperso
in sbuffo di vorticose falene.

giovedì 29 aprile 2010

Noi pazzi

Noi pazzi dai monologhi spezzati
vaghiamo nei metrò osservando le scene
e la vita sfrecciare dal finestrino
abbiamo vino e birra, amori fracassati
gente che prima o poi ce lo farà pagare
quel conto ladro

Noi pazzi non abbiamo alternative
ci accompagniamo ad altri pazzi
senza vie d’uscita, poi respiriamo
l’aria che tira fino a quando
possiamo stare buoni, fino a quando
non torneranno a buttarci in gabbia

NEL BUIO TI HO CERCATA

Nel buio ti ho cercata frugando in tutti
i dormitori di stelle, ma tu placida
testa abbandonata avevi giaciglio d’orchidee
e una nave in rotta verso sogni
irraggiungibili

mercoledì 28 aprile 2010

UOMINI SCESI DAL FRONTE DELLA VITA

Uomini scesi dal fronte della vita
scalzi e muti camminano
con occhi né allegri né tristi,
vogliosi soltanto di vedere
il punto oscuro dietro la pagina;
ed io sono uno di loro.

Sto seguendo
tracce nella neve di te
mentre scorrono a fiumi
lacrime di ombrelli bagnati
e, al limitare del bosco,
finalmente ti scorgo.

Come variopinte ed uniche capanne
in riva al lago della vita
vogliamo perderci e ritrovarci,
lingue assopite dai baci,
per sdraiarci al sole stesi
ad asciugare i resti dell’ombra.


(pubblicata nel libro "E il naufragar m'è dolce in questa radio.. -antologia di poeti contemporanei" Aletti Editore)

8 DICEMBRE

Il vantaggio di averne trentasei
di inverni e primavere
è che si comincia a vedere,
dalle curve della salita,
un certo disegno nella propria vita.

Anche quella sera è compresa
e traccia un’orma piena come la luna
che si affacciava serena tra i volti e gli occhi
di chi c’era.

Sera di magia, quando tutte le convergenze
esplodono in un punto
comandate da forze ignote d’energia
o dal dito indice del dio
che governa gli incontri e i tarocchi
che protegge gli universi paralleli
degli scrittori e dei poeti,
che si lascia sedurre dai sorrisi e dalle mani,
che gioca a rimpiattino dietro fiumi di parole.

martedì 27 aprile 2010

CASA

Chiari di luna
e oasi
sono visioni
dei mondi sognati
anime
in cerca di dimora
pipistrelli nell'ombra
sassi
un panorama
pieno di petali
di orchidee

Mi sento a casa
troppo pieno
e troppo vuoto
nei miei labirinti
che amo e conosco

Le vecchie foto
appese
i quadri
anime bianche
non fanno altro
che spiare
e guardarsi alle spalle
non fanno altro
che lasciarsi cullare
nell'utero universale
nella casa piccola
e grande
vuota e piena

ESTASI

Ci siamo salutati
quel giorno piovoso
tu ed io imbacuccati
nei cappotti grigi
dell'inverno

Macchine ci sfrecciavano
accanto
mandando schizzi rabbiosi
rabbrividimmo inzuppati
e stanchi di odiarci

Come quel qualcuno
che si lascia trasportare
dall'amore
d'un tratto si ritrova
fermo

In assoluto silenzio
la nave ci porta via
nelle nostre stanze
assurde
per i nostri cuori

L'estasi dell'abbandono
della sottile brama
d'amore
che si ricongiunge
all'ardore

L'amplesso dei giorni felici
un gioco di specchi
strano
di luci che si rincorrono
di cani

Un picchio inutile
batte sul cuore
disturbando anche l'ultima
goccia di sangue
che stilla

Emersione

Peccato che sia così facile amarti avrei voluto soffrire almeno un po' conquistare dentro di me quel grumo duro ammorbidendolo di te inv...