Dove sia la messa
dove sia il cuore
non sapremo
e con la sedia del danno
panno dei sudari accogli
l'io furibondo dei dementi:
mi hai schiaffeggiato e ho temuto
un bosco di serpenti.
Di sudore appassiamo
sui giacigli poveri dei poveri,
voci e scudi tendiamo
ai cocci dei nervi scuri,
poi scaviamo le trincee
e diciamo di stare bene
come piccoli rovi stenti su sassi:
la pioggia non ci aspetta
più