lunedì 20 dicembre 2010

Come sei stato

Ti dico che non ho visto
altro che piccole mani
l'altra notte di marzo,
avevo fame e sono uscito.
Il borgo puzzava di marcio,
le biciclette stavano a spasso
o a bere nelle cantine.

Niente da mangiare
solo piccole mani
che spegnevano candele
e si toccavano tra loro
"come sei stato come
vivi come sei potuto
uscire dall'incubo
come come come"

venerdì 3 dicembre 2010

Vivi e scappa

Poi i notiziari avranno da dire
ma solo quando tutto sarà stato;
prima c'è un vuoto
come se l'azione non avesse
motivo o licenza di compiersi

Poi tutto sarà capito,
giustificato, catalogato,
un flipper in cui l'anima
è catapultata addosso alle luci
e si perde in mare di parole

Emersione

Peccato che sia così facile amarti avrei voluto soffrire almeno un po' conquistare dentro di me quel grumo duro ammorbidendolo di te inv...