mercoledì 28 aprile 2010

8 DICEMBRE

Il vantaggio di averne trentasei
di inverni e primavere
è che si comincia a vedere,
dalle curve della salita,
un certo disegno nella propria vita.

Anche quella sera è compresa
e traccia un’orma piena come la luna
che si affacciava serena tra i volti e gli occhi
di chi c’era.

Sera di magia, quando tutte le convergenze
esplodono in un punto
comandate da forze ignote d’energia
o dal dito indice del dio
che governa gli incontri e i tarocchi
che protegge gli universi paralleli
degli scrittori e dei poeti,
che si lascia sedurre dai sorrisi e dalle mani,
che gioca a rimpiattino dietro fiumi di parole.

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