domenica 9 maggio 2010

Tramonto sul lago

Prima di ogni cosa
avevi pensato
a vestirti
a mettere i tuoi sandali comodi
a pettinarti
poi ti ho vista
al tramonto
che guardavi lontano
il tuo profilo
il collo
il respiro leggero
la brezza fresca
che sale dal lago

Pensavi a qualcosa di sublime
o forse ai cerchi increspati
che disegna l’acqua scura
o agli aironi che ti volarono accanto
quel giorno della pazza corsa
tra i canneti
pensavi e non mi vedevi
eppure da bambini
giocavamo ad appenderci
ai rami della quercia
prendevamo lucertole
e vedevamo il sole spegnersi

Non ti ho vista mai così
sei seria
quasi aliena
i tuoi gesti sanno di morte
i tuoi piccoli piedi
rabbrividiscono
senza più gelarsi
tra il lago e te
c’è un ponte
un passaggio
che non conosco più

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