martedì 20 aprile 2010

ESTATE '89

Ci avevano detto
di farlo
di non abbandonare
il sacco
il fardello
ma portarcelo con noi
in macchina
verso l'est

Sudati e ciechi
ridendo un po’ di noi
non dormimmo
volevamo vivere
fino a schiattare
sotto
i nostri stessi colpi

L'idiozia
non ci avrebbe fermati
e nemmeno
sfiorati
potevamo
secondo noi
solo balzare in aria
e rimanerci

In viaggio non dormii
guardavo fuori
nevicava a ferragosto
per me
avevo gli occhi lucidi
mi lasciavo dietro
una storia
la mia vita
credendo che morissi
per rinascere

Ogni viaggio è così
ti lascia con l'amaro in bocca
lo sai
ma vai lo stesso
a vivere
come se la vita
necessitasse di luoghi
come se la poesia
avesse confini o ali
per arrivare nel luogo
più ovvio del mondo

Si parte per rubare
attimi d'amore
che crediamo di non avere
si parte
per distaccarci
dal tempo invecchiato
dei nostri giorni normali

Eravamo felici
ci scorrevano dentro
grossi fiumi
linfa e germogli
piccole conchiglie
di cui ascoltavamo il suono
ancora meravigliati

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