martedì 11 maggio 2010

Roma

Mi dai vita
se giro quell'angolo
se tralascio
di guardare
la lattina ammaccata
e il nero sui palazzi.

Mi dai vita
quando guardo
giù dal ponte
nei giorni
del silenzio festivo

Nell'acqua scorgo
ombre
arabeschi d'idee
abbandonate
vicino ai sogni
e colgo frasi
dal passato

Mi da vita
quel tuo cuore
aritmico
e la geometria
delle cupole
quel tuo farti bella
la sera nei vicoli

Mi dai vita
nonostante tutto
il caos
e la mia voglia
di fuggire

Nessun commento:

Posta un commento

Emersione

Peccato che sia così facile amarti avrei voluto soffrire almeno un po' conquistare dentro di me quel grumo duro ammorbidendolo di te inv...