venerdì 23 aprile 2010

Sonno

Un cesto di conchiglie
produce un suono
come di mare abbandonato
un sottile filo d'erba
si erge come una torre

Con gli occhi chiusi
la testa pensante
e i ricordi
di un'estate mai trascorsa
i petali arrossati
di qualche fiore
non dite niente
forse si tratta
del solito sogno
di fantasie create apposta

Siamo a maggio
la luna si china
al nuovo spettacolo
tavoli pieni di bottiglie
e uva schiacciata

C'è chi ruba baci
dietro le siepi
e chi dorme
di questo sonno
assoluto d'amore

Nessun commento:

Posta un commento

Emersione

Peccato che sia così facile amarti avrei voluto soffrire almeno un po' conquistare dentro di me quel grumo duro ammorbidendolo di te inv...