mercoledì 3 aprile 2013

Dove sia


Dove sia la messa
dove sia il cuore
non sapremo
e con la sedia del danno
panno dei sudari accogli
l'io furibondo dei dementi:
mi hai schiaffeggiato e ho temuto
un bosco di serpenti.

Di sudore appassiamo
sui giacigli poveri dei poveri,
voci e scudi tendiamo
ai cocci dei nervi scuri,
poi scaviamo le trincee
e diciamo di stare bene
come piccoli rovi stenti su sassi:
la pioggia non ci aspetta
più



Lo sai che ti amo


Lo sai che ti amo
ma non dirtelo sarebbe
togliere l'acqua che
mi blocca il cervello
in un sogno di cui non ho
certezza



lunedì 11 marzo 2013

Storia di un viaggio

Nel sole dei terremoti
si cammina come fantasmi
e macerie permettono
un fugace sguardo dove
chiede udienza la morte

Suole di scarpe picchiano
un selciato bianco di sale
siede il padrone e guarda
il sudore che porta denaro
e placa la sua sete di potere

Oggi la luce ha un fragrore
che attanaglia l'anima
e il metallo fonde i ruderi
di una civiltà bruciata

sabato 8 dicembre 2012

Ovetto

Ecco si apre
e ne esce un verme
o un pulcino
o l'isola con la palma
che tanto ti piace
intanto vigila il cielo
i cocci si incrinano
e l'economia non si ferma:
Cristo & company
e tutta la sua pietanza.
I letti di sera
aspettano corpi
che si stendano
e i suini capiscono
che il loro destino
sta nelle cosce rosa.

Sono questi i poeti
fottuti dai sogni d'amore
dal lugubre vagito
delle bare fresche
e rimane un bidone di sogni
da spostare per raccogliere
denaro.

Comiche e tragedie

Voi siete i santi,
ho parlato bene di voi:
avete tutte le carte
per farvi dire di si,
avete speranze da donare,
chiavi da svelare
e noi ascoltiamo rapiti.

Comiche e tragedie
non vi sfiorano
santi siete e santi rimanete
mentre noi smarriti
vomitiamo nell'ombra
le ultime nostre idiozie
o ideologie idiote.

L'elemento inutile

Si è scoperto l'elemento inutile:
giace sul fondo del mare
e non ha senso che stia lì.
Ha mille occhi e orecchie
ma è cieco al calore,
nell'acqua non desidera.

Un giorno un uomo l'ha posseduto
ma era talmente inutile
che un pescatore l'ha messo in una rete
e l'ha perso in mare.

mercoledì 31 ottobre 2012

Quel che sono


Quel che sono
è un misto di rabbia
amore e solitudine
violenza, coraggio
inettitudine
lunghe notti
giorni troppo corti
parole dette
gesti importanti negati
quel che sono
è un sogno speso
un pizzico di sale
da aggiungere alla minestra
un coro di voci
impossibili da capire
quel che sono
può provare ad alzarsi
a volte si lascia andare
a volte emigra
lascia vuoti
capisce
si perde

Fratellanza


Sistema d'armi per sparire,
vittime pronte ad annientare,
ottimi modi per bloccare
il respiro al resto del mondo

ma c'è una catena
che si dipana nel profondo
va giù nel mare
tra le cernie e gli ippocampi

poi risale carica di notizie
fresche e di bellezza
fatta di pezzi di sorrisi e mani
da ricostruire, da modellare

Giano


Le danze notturne
dei vecchi,
le mimiche facciali
degli uccelli.
Si mostrano le stelle,
si comunicano i verbi,
si accettano i deserti:
i due opposti si fondono
e camminano di schiena
come gherigli di noce

Contemplazione


Guardare bene dentro
centrare il discorso
rendersi partecipi
interamente
allo svolgersi
(quasi sempre scontato)
del teatro della vita
rendersi poi conto
di galleggiare

Risveglio


E' possibile tornare
da quel famoso sogno
in cui ero l'eroe e il nemico
e vedere un sole che spinge
alle lacrime

Emersione

Peccato che sia così facile amarti avrei voluto soffrire almeno un po' conquistare dentro di me quel grumo duro ammorbidendolo di te inv...