lunedì 12 settembre 2016

Rimani

Hai azzannato l’anima

E la tieni stretta

Col mio cuore pesante

Che gronda

Rimani

Non posso perderti

Sei la mia cometa

Incatenata alle stelle

Una storia affogata

Un pezzo di tenerezza

martedì 2 agosto 2016

Spelonca arroccata

Spelonca arroccata

Sul mare di notte

Bicocca silente

Le onde scompigli

Monda l’anima

Impigrita d’aprile

Riemergi dai flutti

Di questa città marina

Che ride dei nostri conflitti

Che sparisce gentile

Nei relitti sconfitti


Poche lune son passate

Amareggiate nei paraggi

La piaga non c’è a morire

Resta legata al sedile

Dei resti incartati

Dai procedi, dimentica

Il posto non era qui

Ma dietro quella palma

Si celebra la morte del sole

E cadaveri portano lontano

L’odore del mondo ferito


Comprendi ora figlio:

Il cesto delle more esiste

Ma la mano non tocca

venerdì 1 luglio 2016

Poca terra

Questa poca terra

porta secchezza

e triste perdita

si insinua nelle dita

e le mie piccole

elucubrazioni

amano stancarsi

vivo ora

di rimorsi di

"se avessi potuto farlo

forse non sarebbe..."

ma son così,

nato o diventato,

e non fuggo

sono qui da solo

davanti a questo specchio

e difetti non vedo

solo tracce,

un sentiero

una storia

che comincia al mattino

e si perde pian piano

con la stanchezza

spesso amara della sera

quando ricomincia

il gioco al massacro

quando ripenso

sempre più inutilmente

a ciò che poteva essere

e non è mai stato

giovedì 23 giugno 2016

Parole

Il mio sacco è pieno di parole
le ho usate per specchiarmi
per pulire dalla polvere
il mio io invecchiato
le uso per giocare
a fare il poeta
e mi mancano sempre
quelle nuove
che giacciono sul fondo
del mio grande sacco
le tocco a malapena
incastrate come sono
nelle maglie del "normale"

mercoledì 4 maggio 2016

Stufa sei stufa

Stufa sei stufa
si vede dallo sbuffo
sei come vetro su carta
come unghia su lavagna
stufa sei stufa
così calda di sensi
così erosa dai venti
così ustioni la gente
stufa di tutto
stufa di casa
del tetto sotto
al quale vivi
dei soldi facili
dei tuoi libri
che dedichi ai figli
stufa di tutto
anche di essere
quello che sei
cattiva o buona
candida o sporca
di carbone

martedì 23 febbraio 2016

Il mio maestro

Tentennai.
Con i piedi piatti
è difficile stare ritti
ma ciò mi portò
a scoprire che
l'equilibrio va conquistato
dopo essersi sbilanciato
e il mio maestro
mi disse all'orecchio:
"ascolta, fai solo questo
ascolta"

martedì 9 febbraio 2016

Carta vetrata

Se di carta è fatto
questo amore sconfitto
è vetrata, ruvida
che rovina la pelle
distrugge slanci
agguanta le ultime
disperate preghiere
eppure l'amore potrebbe
(o avrebbe potuto)
portarci in mondi nuovi
e con semplicità
rincorrere quei sogni
che cerchiamo sempre
di scrivere sulla sabbia
e che il mare rabbioso
ci cancella

E se l'amore che manca
da questo mondo
fosse tutto sepolto
dentro la fossa biologica
dei nostri cuori
foderati di denaro?

venerdì 20 novembre 2015

Parla ciabatta

Parla ciabatta,
dimmi di te, come stai?
Le tue plastiche
ancora non cedono
le cuciture sono stantie
e chilometri casalinghi
ancora ti aspettano.
Parla ciabatta
tu che hai visto
pavimenti da pulire
sangue rappreso
negli interstizi
dimenticati,
i voli notturni
nelle litigate
domestiche domenicali,
tu che ami stare
ferma, sotto il letto,
ad ascoltare i movimenti
diversi e imprevedibili
dei piedi nudi

mercoledì 11 novembre 2015

Albero

Hai la chioma pesante
di un vegliardo col parrucchino
e stano gli uccelli e i rettili
che giocano insieme a te
per farli fuggire
un giorno morirai anche tu
e sarai materia per panchine
ma il midollo è forte
come le radici
e tutto ruota sempre
in un centro