Il mio sacco è pieno di parole
le ho usate per specchiarmi
per pulire dalla polvere
il mio io invecchiato
le uso per giocare
a fare il poeta
e mi mancano sempre
quelle nuove
che giacciono sul fondo
del mio grande sacco
le tocco a malapena
incastrate come sono
nelle maglie del "normale"
giovedì 23 giugno 2016
mercoledì 4 maggio 2016
Stufa sei stufa
Stufa sei stufa
si vede dallo sbuffo
sei come vetro su carta
come unghia su lavagna
stufa sei stufa
così calda di sensi
così erosa dai venti
così ustioni la gente
stufa di tutto
stufa di casa
del tetto sotto
al quale vivi
dei soldi facili
dei tuoi libri
che dedichi ai figli
stufa di tutto
anche di essere
quello che sei
cattiva o buona
candida o sporca
di carbone
si vede dallo sbuffo
sei come vetro su carta
come unghia su lavagna
stufa sei stufa
così calda di sensi
così erosa dai venti
così ustioni la gente
stufa di tutto
stufa di casa
del tetto sotto
al quale vivi
dei soldi facili
dei tuoi libri
che dedichi ai figli
stufa di tutto
anche di essere
quello che sei
cattiva o buona
candida o sporca
di carbone
martedì 23 febbraio 2016
Il mio maestro
Tentennai.
Con i piedi piatti
è difficile stare ritti
ma ciò mi portò
a scoprire che
l'equilibrio va conquistato
dopo essersi sbilanciato
e il mio maestro
mi disse all'orecchio:
"ascolta, fai solo questo
ascolta"
Con i piedi piatti
è difficile stare ritti
ma ciò mi portò
a scoprire che
l'equilibrio va conquistato
dopo essersi sbilanciato
e il mio maestro
mi disse all'orecchio:
"ascolta, fai solo questo
ascolta"
martedì 9 febbraio 2016
Carta vetrata
Se di carta è fatto
questo amore sconfitto
è vetrata, ruvida
che rovina la pelle
distrugge slanci
agguanta le ultime
disperate preghiere
eppure l'amore potrebbe
(o avrebbe potuto)
portarci in mondi nuovi
e con semplicità
rincorrere quei sogni
che cerchiamo sempre
di scrivere sulla sabbia
e che il mare rabbioso
ci cancella
E se l'amore che manca
da questo mondo
fosse tutto sepolto
dentro la fossa biologica
dei nostri cuori
foderati di denaro?
questo amore sconfitto
è vetrata, ruvida
che rovina la pelle
distrugge slanci
agguanta le ultime
disperate preghiere
eppure l'amore potrebbe
(o avrebbe potuto)
portarci in mondi nuovi
e con semplicità
rincorrere quei sogni
che cerchiamo sempre
di scrivere sulla sabbia
e che il mare rabbioso
ci cancella
E se l'amore che manca
da questo mondo
fosse tutto sepolto
dentro la fossa biologica
dei nostri cuori
foderati di denaro?
venerdì 20 novembre 2015
Parla ciabatta
Parla ciabatta,
dimmi di te, come stai?
Le tue plastiche
ancora non cedono
le cuciture sono stantie
e chilometri casalinghi
ancora ti aspettano.
Parla ciabatta
tu che hai visto
pavimenti da pulire
sangue rappreso
negli interstizi
dimenticati,
i voli notturni
nelle litigate
domestiche domenicali,
tu che ami stare
ferma, sotto il letto,
ad ascoltare i movimenti
diversi e imprevedibili
dei piedi nudi
dimmi di te, come stai?
Le tue plastiche
ancora non cedono
le cuciture sono stantie
e chilometri casalinghi
ancora ti aspettano.
Parla ciabatta
tu che hai visto
pavimenti da pulire
sangue rappreso
negli interstizi
dimenticati,
i voli notturni
nelle litigate
domestiche domenicali,
tu che ami stare
ferma, sotto il letto,
ad ascoltare i movimenti
diversi e imprevedibili
dei piedi nudi
mercoledì 11 novembre 2015
Albero
Hai la chioma pesante
di un vegliardo col parrucchino
e stano gli uccelli e i rettili
che giocano insieme a te
per farli fuggire
un giorno morirai anche tu
e sarai materia per panchine
ma il midollo è forte
come le radici
e tutto ruota sempre
in un centro
di un vegliardo col parrucchino
e stano gli uccelli e i rettili
che giocano insieme a te
per farli fuggire
un giorno morirai anche tu
e sarai materia per panchine
ma il midollo è forte
come le radici
e tutto ruota sempre
in un centro
martedì 22 settembre 2015
Neve
L'estate non lascia tracce
si limita a sparire
col suo tanfo di putredine
e il tempo rimette le cose
al loro posto assegnato
pian piano le immobilizza
le rende cristalline e magiche
poi le cosparge di neve
per conservarle
fino a quando la putredine
non ricomincerà a consumarle
si limita a sparire
col suo tanfo di putredine
e il tempo rimette le cose
al loro posto assegnato
pian piano le immobilizza
le rende cristalline e magiche
poi le cosparge di neve
per conservarle
fino a quando la putredine
non ricomincerà a consumarle
Casetta
Nel buio di questo sentiero
in un'ora che i lupi detestano
s'intravvede un bagliore
è un rifugio di fortuna
una piccola casetta rossa
dal tetto di paglia
quando entri ti senti bene
c'è caldo e vuoi dormire
voci di bambini e di donne
bisbigliano negli angoli bui
poi piangi e ti addormenti
coperto da lunghe piume
e nel tepore sogni di morire
e di rinascere forte e bello
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